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Andrea Appiani
Ritratto del musicista Bonifacio Asioli
Found at
Il Ponte
Arredi, dipinti antichi del sec. XIX | Arte Moderna e Arti Decorative del '900, Lot 118
9. Jun - 11. Jun 2009
Arredi, dipinti antichi del sec. XIX | Arte Moderna e Arti Decorative del '900, Lot 118
9. Jun - 11. Jun 2009
Estimate: 8.000 - 10.000 EUR
Price realised: not available
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Description
olio su tela, (cm 44,5x31).
Bonifacio Asioli apparteneva ad una celebre famiglia di musicisti, fece una splendida carriera nella Milano napoleonica, dove giunse nel 1799 per poi essere nominato nel 1805 dal Vicerè Eugenio Beuharnais maestro di camera e direttore della Cappella Imperiale. Dal 1808 al 1814, quando lasciò Milano, fu direttore del Conservatorio.
Questo piccolo ritratto dalla stesura raffinata è da porsi in relazione a quello di maggiori dimensioni (cm 60x46) di proprietà della Pinacoteca di Brera, ma in deposito alla Civica Galleria d'Arte Moderna di Milano. (F. Frangi in "Pinacoteca di Brera. Dipinti dell'Ottocento e del Novecento. Collezioni dell'Accademia e della Pinacoteca" a cura di F. Mazzocca, Milano, 1993, pag. 32-33, n. 18). Da collocarsi all'inizio dell'Ottocento, dovrebbe essere una sorta di studio del ritratto di Brera, del quale condivide la freschezza e l'espressività, ad un grado di ancora minore definizione, di una stesura veloce determinato dal gusto tipicamente neoclassico ed in particolar modo utilizzato da Appiani, del non finito.
Scheda redatta dal Prof. Fernando Mazzocca.
Bonifacio Asioli apparteneva ad una celebre famiglia di musicisti, fece una splendida carriera nella Milano napoleonica, dove giunse nel 1799 per poi essere nominato nel 1805 dal Vicerè Eugenio Beuharnais maestro di camera e direttore della Cappella Imperiale. Dal 1808 al 1814, quando lasciò Milano, fu direttore del Conservatorio.
Questo piccolo ritratto dalla stesura raffinata è da porsi in relazione a quello di maggiori dimensioni (cm 60x46) di proprietà della Pinacoteca di Brera, ma in deposito alla Civica Galleria d'Arte Moderna di Milano. (F. Frangi in "Pinacoteca di Brera. Dipinti dell'Ottocento e del Novecento. Collezioni dell'Accademia e della Pinacoteca" a cura di F. Mazzocca, Milano, 1993, pag. 32-33, n. 18). Da collocarsi all'inizio dell'Ottocento, dovrebbe essere una sorta di studio del ritratto di Brera, del quale condivide la freschezza e l'espressività, ad un grado di ancora minore definizione, di una stesura veloce determinato dal gusto tipicamente neoclassico ed in particolar modo utilizzato da Appiani, del non finito.
Scheda redatta dal Prof. Fernando Mazzocca.