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Vittore Ghislandi
Ritratto di giovane uomo con berretta rossa
Found at
Il Ponte
Arredi, Dipinti Antichi, Argenti, Tappeti e Tessuti, Historica e Strumenti Musicali, Lot 409
24. OCT - 26. OCT 2018
Arredi, Dipinti Antichi, Argenti, Tappeti e Tessuti, Historica e Strumenti Musicali, Lot 409
24. OCT - 26. OCT 2018
Estimate: XX.XXX
Price realised: XX.XXX
Price realised: XX.XXX
Description
Olio su tela cm 62x53,5
In cornice in legno parzialmente dorato (difetti e restauri)
Il dipinto ritrae un giovane a mezzo busto che indossa una veste scura arricchita da una mantella, drappeggiata sulla spalla, di tessuto rosso in accordo con il colore del copricapo. Quest'ultimo si qualifica quale berretta "da camera", indumento utilizzato in casa per sostituire le ingombranti parrucche e che si ritrova costantemente nei ritratti di Fra Galgario, come ad esempio nel Ritratto di Filippo Marenzi, eseguito nel 1720-1725 e conservato all'Accademia Carrara di Bergamo.
Nella resa del volto dell'effigiato si concentrano le caratteristiche tipiche dell'operare di Vittore Ghislandi. L'accurata indagine psicologica propone un volto di giovane uomo pacatamente sfrontato nello sguardo che senza mezzi termini rivolge allo spettatore, pur mantenendo un approccio intimo e confidenziale. La materia densa crea un effetto quasi sfocato nella resa dell'incarnato, eliminando rigidi contorni, a rendere una personalissima verità "umana".
L'opera si può datare nella seconda metà della produzione dell'artista, entro il 1730, prima del periodo che vede Fra Galgario abbandonare completamente la stesura tradizionale del colore per utilizzare una materia maggiormente sgranata.
Il dipinto si può ben confrontare con il Ritratto di giovane scultore di collezione privata (F. Mazzini, Fra Galgario e il Settecento a Bergamo, catalogo della mostra, Palazzo della Ragione, Bergamo, luglio - settembre 1995, p. 37, fig. 37) o con il noto Ritratto di ragazzo, Milano, collezione Scaglia (D. Garstag, in Colnaghi, Master Painting 1400-1850. Winter 1991 – 1992, Londra 1991, pp. 94-95), entrambi prossimi al dipinto in oggetto.
In cornice in legno parzialmente dorato (difetti e restauri)
Il dipinto ritrae un giovane a mezzo busto che indossa una veste scura arricchita da una mantella, drappeggiata sulla spalla, di tessuto rosso in accordo con il colore del copricapo. Quest'ultimo si qualifica quale berretta "da camera", indumento utilizzato in casa per sostituire le ingombranti parrucche e che si ritrova costantemente nei ritratti di Fra Galgario, come ad esempio nel Ritratto di Filippo Marenzi, eseguito nel 1720-1725 e conservato all'Accademia Carrara di Bergamo.
Nella resa del volto dell'effigiato si concentrano le caratteristiche tipiche dell'operare di Vittore Ghislandi. L'accurata indagine psicologica propone un volto di giovane uomo pacatamente sfrontato nello sguardo che senza mezzi termini rivolge allo spettatore, pur mantenendo un approccio intimo e confidenziale. La materia densa crea un effetto quasi sfocato nella resa dell'incarnato, eliminando rigidi contorni, a rendere una personalissima verità "umana".
L'opera si può datare nella seconda metà della produzione dell'artista, entro il 1730, prima del periodo che vede Fra Galgario abbandonare completamente la stesura tradizionale del colore per utilizzare una materia maggiormente sgranata.
Il dipinto si può ben confrontare con il Ritratto di giovane scultore di collezione privata (F. Mazzini, Fra Galgario e il Settecento a Bergamo, catalogo della mostra, Palazzo della Ragione, Bergamo, luglio - settembre 1995, p. 37, fig. 37) o con il noto Ritratto di ragazzo, Milano, collezione Scaglia (D. Garstag, in Colnaghi, Master Painting 1400-1850. Winter 1991 – 1992, Londra 1991, pp. 94-95), entrambi prossimi al dipinto in oggetto.