- Art.Salon
- Artists
- Vittore Ghislandi
- Ritratto di giovane donna
Vittore Ghislandi
Ritratto di giovane donna
Found at
Il Ponte
Importanti Arredi, Dipinti Antichi, Oggetti d'Arte e Arte Orientale, Lot 105
22. Oct - 24. Oct 2013
Importanti Arredi, Dipinti Antichi, Oggetti d'Arte e Arte Orientale, Lot 105
22. Oct - 24. Oct 2013
Estimate: XX.XXX
Price realised: XX.XXX
Price realised: XX.XXX
Description
olio su tela (cm 59x49). In cornice ebanizzata e dorata.
Pubblicato in M. C. GOZZOLI, "Vittore Ghislandi detto Fra'Galgario", Bergamo 1981, p. 123.
Stando alle indicazioni redatte sul retro della fotografia conservata alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia, il dipinto proviene dalla collezione Kohn; passò poi in collezione Pinetti a Bergamo e quindi, in torno al 1950, in una raccolta milanese.
Si tratta di una splendida Prova della maturità di Fra' Galgario, che risente in maniera evidente del soggiorno bolognese del 1717, durante il quale l'artista ebbe modo di confrontarsi con la ritrattistica di Giuseppe Maria Crespi. Nel suo studio monografico sul Ghislandi, Maria Cristina Gozzoli propone una datazione agli anni trenta del Settecento, portando a confronto dipinti celebri come il Ritratto di giovane pittore dell'Accademia Carrara di Bergamo. Non è un caso che la studiosa scelga di confrontare il nostro Ritratto di donna con un dipinto di "genere", quasi una "testa di carattere": una estrema sintesi compositiva e cromatica accomuna infatti la tela qui presentata al quadro di Bergamo, e alle tante varianti prodotte da Fra' Galgario. L'impasto denso della pittura e un tono allusivamente sfumato conferiscono grande vivacità all'effigie della dama, che atteggia la bocca carnosa in un sorriso sfuggente e sostiene con disinvoltura lo sguardo dell'osservatore, come fanno ad es
Pubblicato in M. C. GOZZOLI, "Vittore Ghislandi detto Fra'Galgario", Bergamo 1981, p. 123.
Stando alle indicazioni redatte sul retro della fotografia conservata alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia, il dipinto proviene dalla collezione Kohn; passò poi in collezione Pinetti a Bergamo e quindi, in torno al 1950, in una raccolta milanese.
Si tratta di una splendida Prova della maturità di Fra' Galgario, che risente in maniera evidente del soggiorno bolognese del 1717, durante il quale l'artista ebbe modo di confrontarsi con la ritrattistica di Giuseppe Maria Crespi. Nel suo studio monografico sul Ghislandi, Maria Cristina Gozzoli propone una datazione agli anni trenta del Settecento, portando a confronto dipinti celebri come il Ritratto di giovane pittore dell'Accademia Carrara di Bergamo. Non è un caso che la studiosa scelga di confrontare il nostro Ritratto di donna con un dipinto di "genere", quasi una "testa di carattere": una estrema sintesi compositiva e cromatica accomuna infatti la tela qui presentata al quadro di Bergamo, e alle tante varianti prodotte da Fra' Galgario. L'impasto denso della pittura e un tono allusivamente sfumato conferiscono grande vivacità all'effigie della dama, che atteggia la bocca carnosa in un sorriso sfuggente e sostiene con disinvoltura lo sguardo dell'osservatore, come fanno ad es